12 Febbraio 2024 Lunedì VI Settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO MARCO (Mc 8, 11-13)
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.
Parola del Signore.
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Gesù stesso era un segno della sua divinità, della sua identità di Messia. Anche i miracoli che compiva erano segno della sua identità e missione divina. Egli però chiedeva la conversione, il ritorno a Dio sincero.
I farisei, che detenevano direttamente o indirettamente il potere come dominio, non volevano cambiare. La vita che vive Cristo è risposta a tutte le attese degli uomini e libera da tutte le schiavitù, ma l’attaccamento a passioni futili, al brivido del piacere del peccato, rende ciechi e sordi nell’animo.
Perché ci si adatta e non ci si converte? Guarda in te profondamente e chiediti se hai scelto Cristo veramente o se ti sei semplicemente adattato a Cristo convivendo anche con ciò che non appartiene a Cristo.
Se oggi sentite la voce del Signore, non indurite il cuore, ma unitevi ai fratelli e sorelle che hanno detto di sì a Gesù.