19 Gennaio 2023 Giovedì II Settimana del Tempo Ordinario
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Parola del Signore.
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I nomi di tutte le regioni qui elencate indicano le zone della Palestina dove abitavano i Giudei. Sono le regioni in cui Gesù annuncia il Vangelo per formare il nuovo popolo di Dio che costituirà la nuova creazione.
Nella prima creazione il popolo di Dio era costituito dagli Ebrei abitanti la Palestina. Nella seconda creazione il nuovo popolo di Dio è la Chiesa.
La differenza tra il vecchio popolo e il nuovo sta nel fatto che Dio, per mezzo di Gesù, ha fondato questo nuovo popolo donando la vita divina a tutti coloro che con la fede e il battesimo aderiscono a lui.
In forza di questo dono noi non solo ci chiamiamo, ma siamo davvero figli di Dio. Per essere creature nuove è sufficiente che, come noi siamo scelti da Cristo, così anche noi scegliamo lui. La vita che viviamo è la prova per capire se l’abbiamo scelto: se la nostra vita è immersa in Gesù, splendiamo della sua stessa luce.