17 Maggio 2022 Martedì V Settimana di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,27-31°)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
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La pace che dà il Signore è la pace del giusto, cioè di chi fa la volontà del Padre ed è immerso in Dio. È una pace interiore che non viene dal mondo, non viene dalle cose, ma viene da un’altra dimensione: quella del Signore. Quando siete in questa pace, nella solitudine e nel silenzio, se voi andate nella profondità del cuore, vedrete che il desiderio più grande è quello di vedere Dio.
«Dio, tu sei il mio Dio» (Sal 63,2), possono venire le tempeste, i malori, possono venire gli scontri, ma sentite in fondo all’anima quella grande pace che nessuno vi potrà togliere.
Nelle situazioni più drammatiche, quella pace non ce la toglierà mai nessuno! È la pace del nostro Dio. Nelle prove più angoscianti, che anche Gesù d’altra parte l’ha vissuta; la profondità della pace è questa: «Signore, non come voglio io, ma come vuoi tu» (Mt 26,39).
Ma ci sono alle volte degli avvenimenti che sembra che ti distruggano come persona, e invece è il grande momento in cui Dio ti viene a visitare: «Ecco, sei tu mio Signore!».