“In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.”

30 Settembre 2024 Lunedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO LUCA (Lc 9, 46-50)
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
Parola del Signore.
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In un mondo in cui il valore più alto è essere primi, Gesù ci ricorda che invece che per lui è necessario essere ultimi, di più, essere come bambini. Ma perché proprio il bambino? Perché è innocente?
Forse no. Lo dimostra il buon ladrone sulla croce che di certo innocente non era. Eppure entra proprio quel giorno in paradiso con Gesù… Gesù, che è più innocente di quel bambino, ci mette in guardia dal crederci autosufficienti.
Il bambino è colui che ha bisogno di tutto, si riconosce debole, ma anche un tutt’uno con la madre. Proprio come Gesù sulla croce che si consegna totalmente nelle mani del Padre.
Quando è in viaggio il bambino non chiede la strada, non ne ha bisogno, e anche se il cammino è buio o i passi procedono nella nebbia, non pensa ad arrivare per primo. Gli basta arrivare fra le braccia della madre.