“Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui …”

26 Settembre 2024 Giovedì XXV Settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO LUCA (Lc 9, 7-9)
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Parola del Signore.
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«Cercava di vederlo». La fame di vedere Dio è presente in ogni uomo, in ogni posto della terra. Ma chi ci può rivelare Dio? Nel suo infinito amore, Dio, che è Padre, ha mandato suo figlio Gesù ed è lui che sazia questa fame. È Gesù il nostro salvatore.
La vita in Gesù è stupenda. In ogni situazione calatevi in lui e allora avrete un dialogo infinito tra di voi, non vi separerete più, avrete di che parlare e affronterete la vita in lui.
La via che ci porta all’unità interiore è l’unione con Dio come dimensione di vita. Il nostro cuore lo cerca, lo sente, lo ringrazia, lo ama, lo vede. Gesù è risorto e più non muore, perciò egli risorge in noi. Il nostro rapporto è con uno vivente in relazione con noi.