28 Agosto 2024 Mercoledì XXI Settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 23, 27-32)
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Parola del Signore.
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Quando nascondiamo le miserie che sono dentro di noi, o peggio quando le neghiamo, per paura di scoprirci o apparire quello che siamo, ecco il rimprovero di Gesù: sepolcri imbiancati!
Lui ci conosce, quindi non è disagio nei suoi confronti a portarci a indossare una veste che non è la nostra. Forse è il desiderio di una vita diversa, diversa da noi; apprezzata, o forse invidiata, dagli altri.
Sfuggire a sé stessi è di molti, come è di tanti sentirsi falliti perché quel modello, che ci si era dati, non è stato raggiunto. E forse quell’obiettivo è stato mancato proprio perché non era il nostro. Ce ne siamo appropriati, impedendo così a Dio di lavorare con noi, con la verità che portiamo dentro, impedendogli di trasfigurarci secondo un Modello che ben conosciamo e condannandoci a invecchiare imbellettati sì, ma deludendo Dio e noi stessi.