11 Agosto 2024 XIX Domenica del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 6, 41-51)
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Parola del Signore.
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Non penso ci sia uomo sulla terra che non si sia fermato almeno un istante a fissare l’immensità del cielo. A differenza di tutte le altre creature, l’uomo è un essere pensante e contemplativo e per questo potrebbe passare le ore a gustare le sfumature dei colori al nascere o al calar del sole.
In realtà l’uomo è attratto dal cielo perché in esso si cela il senso per cui egli vive sulla terra, ma il cielo è semplicemente un’apertura a questo mistero. Infatti, è nota l’affermazione attribuita al primo cosmonauta, il russo Gagarin, il quale arrivato nello spazio disse: “Qui non vedo nessun Dio!”.
Certo: né i cieli né la terra potrebbero contenerlo. E allora all’uomo serve qualcuno che sa la strada, uno che dal cielo è venuto sulla terra e che ci ha svelato il segreto per risalire insieme a lui, il segreto per tornare a casa.
Dicendo: “Io sono il pane disceso dal cielo”, Gesù è stato vero e aggiungendo: “Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno” ha svelato il segreto che passa per un gesto – il mangiare – così semplice e quotidiano, eppure così vitale e potente, che porta con sé addirittura l’incontro e il legame con Dio.
È nutrendoci di questo cibo che possiamo vivere di Dio accogliendo il Vangelo pieno di bellezza e di tenerezza che ci nutre e prepara per il Cielo.