16 luglio 2024 martedì XV settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 11, 20-24)
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
Parola del Signore.
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Gesù dice che se gli stessi miracoli fossero stati compiuti nelle città pagane di Tiro e Sidone, la popolazione si sarebbe convertita. Una sorte simile sarebbe toccata a Cafarnao. Se gli stessi miracoli fossero stati compiuti nelle città distrutte per castigo, Sodoma e Gomorra, la popolazione si sarebbe convertita.
Tanti in Israele avevano incontrato Gesù, ne avevano visto i miracoli, ma il loro cuore si era indurito; i loro occhi erano diventati sempre più incapaci di “vederlo” perché si erano chiusi all’amore.
È possibile vivere una relazione profonda con Gesù nella misura in cui viviamo la relazione che ci è data da quel po’ di luce che abbiamo. Se ti trovi nel buio e non puoi aspettare la luce per partire in bicicletta, dai la prima pedalata con il buio e poi la luce (grazie alla dinamo – ndr) arriverà pedalando sempre più. Gesù è la luce vera che illumina ogni uomo.
Chi segue Gesù avrà la luce della vita, cioè la sua vita diventa luce che illumina.