“… ogni albero buono produce frutti buoni …”

26 giugno 2024 mercoledì XII settimana del tempo ordinario
DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 7, 15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Parola del Signore.
^^^^^^^^^^^^^
Gesù parla mettendo in guardia dai falsi profeti, cioè coloro che si camuffano dietro una facciata di rispettabilità ma in realtà deviano le persone dal suo insegnamento evangelico proponendo accomodamenti e vie più facili da percorrere. Costoro sono falsi maestri che sanno adescare e manipolare, corruttori di coscienze purtroppo non sempre immediatamente riconoscibili.
Gesù però offre un criterio per riconoscerli: valutarli non da quello che dicono ma da ciò che fanno.
I frutti buoni nascono dalla fedeltà operativa alla parola del Signore. L’immagine dell’albero e dei suoi frutti era tradizionale nel mondo giudaico per indicare la corrispondenza tra l’essere profondo della persona e le sue azioni.
Vero profeta è colui che sa guidare la comunità nella fedeltà al vangelo, è colui che vive per primo la parola che annuncia, è colui la cui integrità traspare nella coerenza nel dire e nell’agire, è colui i cui frutti di bene si vedono, perché il bene, anche se silenzioso, è contagioso e si espande.