16 Dicembre 2023 Sabato II settimana di Avvento
Dal Vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Parola del Signore
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Scendendo dal monte della Trasfigurazione, dove hanno vissuto un’esperienza forte e sconvolgente, i discepoli, che hanno capito poco, ne approfittano per chiedere a Gesù qualche chiarimento.
In particolare si soffermano sulla venuta di Elia redivivo che per i giorni della fine sarebbe il precursore.
Gesù con parole un po’ velate rivela che il disegno di Dio è già in via di compimento: Elia è già venuto, ma non riconosciuto,
anzi lo hanno perseguitato ed ucciso e fa intendere che così avverrà anche per lui che dovrà passare per la via del dolore.
È proprio vero, la gloria di Dio si manifesta nella contraddizione della croce, è da lì che l’ombra mostrerà la luce.