28 Novembre 2023 Martedì XXXIV settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Parola del Signore
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Di mira Gesù ha preso il tempio edificio come segno della presenza di Dio, ma soprattutto della legge e delle istituzioni religiose del suo popolo.
In realtà in quel momento egli mira ad altro: ne annuncia la distruzione perché vuol far capire che non è all’esteriorità, agli obblighi e divieti e neppure all’apparenza e ai sacrifici religiosi che bisogna stare attenti, bensì all’essenziale che è l’amore, e a tutto ciò che avviene nel profondo di ogni cuore.
Più chiaramente in altro contesto parlerà del suo corpo che, se anche si pensa di distruggerlo, in tre giorni risorgerà. E comunque sarà possibile contemplarlo nel suo volto misericordioso e glorioso, trionfante sulla croce. Perché è da lì che parte nuovo e in pienezza il suo immenso Amore che fa vivere.