21 Ottobre 2023 Sabato XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
DAL VANGELO SECONDO LUCA (Lc 12, 8-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Parola del Signore.
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La conoscenza vera è data nello Spirito santo che al momento opportuno o cruciale insegna e suggerisce. Non è frutto di intelligenza, perché nessuno possa vantarsene, né di studio che solo alcuni possono permettersi.
La mente poi è sede dei pensieri, che vanno e vengono, affermano, diffidano… Non è una conclusione dell’intelletto, sarebbe come se l’esistenza di Dio dipendesse dall’uomo. La conoscenza di Dio è una resa all’amore.
Il primato è del cuore, che è il mezzo del conoscere a cui la mente va sottomessa. Se ciò avviene c’è la comunione piena già nell’Eucarestia e il Signore è con noi dovunque siamo.