12 maggio 2023 Mercoledì XIV settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10, 1-7)
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».
Parola del Signore.
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Ho pensato spesso alla squadra che si è formato Gesù per dare una svolta al cammino dell’umanità. Fra i dodici scelti c’era un terrorista, Simone lo Zelota, che combatteva i romani con la violenza; c’era un traditore, Giuda; uno che parlava molto, ma non sempre era coerente a ciò che diceva, Pietro.
Tutta gente che aspettava da Cristo la restaurazione del regno di Israele e sperava di occupare i primi posti; uomini che, appena hanno visto Gesù catturato, se la sono squagliata tutti, tranne il più giovincello, che si era tanto affezionato alla madre di Gesù, Maria. Gesù ci teneva a dire che li aveva scelti proprio lui e non che loro avevano scelto lui. Poi finalmente ho capito, Cristo guardava il cuore e non le apparenze. L’oro è ricoperto dalle scorie. Tutti i difetti e le piccinerie di quegli uomini erano scorie; bastava toglierle e veniva fuori l’oro nascosto.
Il Signore scruta l’uomo e lo sceglie inviandolo dove svilupperà tutte le sue potenzialità per farlo vivere e per farlo essere utile. Dio vuole la tua pienezza e la tua gioia!