20 Maggio 2023 Sabato VI Settimana di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,23b-28)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Parola del Signore.
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Quando ricorriamo a Gesù nelle problematiche della nostra vita, quello che interessa a Gesù non è il problema, ma che in quel problema noi cresciamo nella relazione d’amore con lui, per operare nella luce di quell’amore. È questa relazione vitale d’amore la parte fondamentale che chiede in ogni cosa. La vita di tutti noi ha tutta questa relazione vitale con Gesù che è vivo, che è adesso, che ha dentro di sé tutti i sentimenti che manifestava su questa terra. Nella misura in cui avverrà questa saldatura fra i nostri sentimenti e i suoi, allora saremo pronti anche al martirio.