10 Novembre 2022 Giovedì XXXII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,20-25)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete.
Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore.
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Il Regno non va identificato attraverso fatti straordinari e miracoli. Nella storia del mondo abbiamo avuto un lungo periodo di preparazione al Regno di Dio che si è concluso con la grande figura profetica di Giovanni il Battista, venuto a preparare i cuori degli Israeliti ad accogliere il Messia, Gesù.
A questo periodo ne è seguito un secondo: il periodo della presenza costitutiva del Regno, il periodo del Figlio unigenito di Dio e figlio dell’uomo, della nuova e definitiva creazione.
A questo periodo ne è seguito un terzo, quello attuale. È il regno dello Spirito Santo che guida la Chiesa ad essere il nuovo e definitivo popolo di Dio.
A questo periodo ne seguirà un quarto: quello della piena e definitiva manifestazione dello Spirito e del perfetto regno di Dio.
La terza fase, la nostra, è la fase della condivisione diretta che contiene in se stessa la giustizia. È la fase della contemplazione di Dio per fare conoscere il suo volto nella vita dei suoi figli che decisamente vivono da figli di Dio. È la fase del pregare stando in ginocchio per poter stare in piedi e per portare avanti la liberazione degli oppressi. È la fase dell’uguaglianza, del martirio, è la tua fase di conversione totale a Gesù!