4 Maggio 2022 Mercoledì III Settimana di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,35-40)
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola del Signore
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Gesù è nel Padre; il segno che è nel Padre è che egli compie la sua volontà: «Mio cibo è fare la volontà del Padre mio» (Gv 4,34). «Quello che piace a lui io faccio sempre» (Gv 5,30). Gesù ci ha garantito la vita eterna dandoci la partecipazione della vita di Dio che è da sempre. Questa vita eterna è nel Figlio, egli infatti è Dio.
Chi ha il Figlio ha la vita, chi non ce l’ha non ha la vita. Questa vita di Dio ci fa capire la verità su tutte le cose, cioè «alla tua luce, Signore, vediamo la luce» (Sal 35,10).
Questa vita di Dio ci fa amare come ama Dio, cioè ci fa avere la stessa relazione con il tutto che ha Dio. Questa vita di Dio in noi ci porta a possedere tutta la realtà come la possiede Dio.