24 Gennaio 2022 Martedì III Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,15-18)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Parola del Signore.
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«Guai a me se non evangelizzo», dice san Paolo. Perché dice così? Perché è ben consapevole che se non porta il Vangelo è responsabile della vita infelice che conduce chi non ha Cristo. Quale ruolo ha colui che evangelizza? Di rendere più facile la comprensione della Parola con la propria vita che incarna la Parola, e di rendere disponibile il cuore umano alla conversione con la gioia della vita basata sulla Parola vissuta. Così l’evangelizzazione avviene per trapianto vitale. Al mondo non basta la predicazione della parola. Vogliono anche vedere la vita impregnata di quelle parole.