15 Novembre 2021 Lunedì XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,35-43)
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
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Nella città di Gerico quel giorno sta per arrivare una presenza straordinaria e prima ancora che alle persone che la abitano la notizia giunge all’orecchio di un cieco che si trova lungo la strada a mendicare.
Il suo nome è Bartimeo che, come viene a saperlo, grida forte verso di lui, e non si lascia scoraggiare neppure dalla gente che gli impone di tacere. Anzi proprio allora grida ancor più forte fino a quando la sua voce arriva all’orecchio di Gesù che lo fa chiamare.
Non appena lo ha davanti Gesù s’informa sul suo desiderio. La risposta avrebbe potuto immaginarla, ma Gesù la chiede e Bartimeo non lo fa aspettare: “Che io veda di nuovo”. Detto, fatto; è bastata una parola. Con l’aggiunta – ed è ancora più importante – “La tua fede ti ha salvavo!” Questo cieco da allora è testimone che l’incontro con Gesù può essere davvero un grande dono.