#Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli.

19 Ottobre 2021 Martedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,35-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
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La vigilanza è un aspetto dell’amore. Chi attende l’amico si prepara per essere gradito all’amico. Chi attende lo sposo si prepara all’incontro. Chi attende Dio, che è padre, si impegna nel vivere in modo da essere riconosciuto come figlio: vive come se il padre fosse sempre presente.
Come vigilare? La vigilanza è sempre unita alla preghiera che non è una devozione ma modifica e segna profondamente la nostra vita, perché è il Signore che prende possesso e può agire dentro di noi. L’effetto proprio della preghiera è il rivelarsi di Dio a noi, è un entrare in Dio e Dio in noi, è cioè un possesso vicendevole.
Il bello della preghiera è questo: che io vengo a sperimentare che sono realmente posseduto da Dio, che sono conosciuto da lui e io lo conosco come lui mi conosce, in un cuore a cuore con Dio.
L’immersione completa nel Signore libera completamente!