12 ottobre 2021 Martedì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,37-41)
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
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La giustizia dei farisei era esterna, cioè essi si ritenevano giusti perché osservavano letteralmente i precetti. Gesù chiede qualcosa di più, qualitativamente. La giustizia di Dio consiste nel dare a ognuno ciò di cui ha diritto. Uno che lavora ha diritto a una giusta retribuzione, né più, né meno. Lo stipendio dato per il posto che uno occupa e non secondo il bisogno reale è ingiusto anche se ammesso dalla legge. C’è chi ruba contro la legge; c’è chi si fa la legge per rubare. Un ordine sociale sarà veramente ordine solo se sarà fondato sulla giustizia e allora ci sarà pace. Infatti la pace ha come fondamento la giustizia: pace e giustizia si baceranno!