Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.

24 Luglio 2021 Sabato XVI Settimana del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,24-30)
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».
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La zizzania è un’erba che si sviluppa a fianco delle radici del grano e assorbe il nutrimento dal terreno, togliendolo al grano stesso, che non cresce. In cosa la zizzania è il simbolo della divisione? È la presenza di un modo di vivere che lentamente fa morire il tuo modo originale di vivere. È quindi il simbolo di chi ti toglie il carisma, cioè di chi ti soffoca, ti distrae, ti porta via il nutrimento finché ti fa morire. Perché il Signore permette che cresca con il seme buono? Per noi la zizzania non siamo mai noi, sono sempre gli altri, mentre il Signore sa che una volta diventi tu zizzania, una volta l’altro; come farebbe a togliere la zizzania senza cavar via tutti dal campo? Ad esempio, quando io non lavoro forte interiormente un po’ divento zizzania, perché poi, quando parlo, non seguo più il modo di pensare di Dio ma quella del quotidiano locale che leggo. Non facendo un serio lavoro interiore, non esigo da me il cambiamento e divento una presenza debole e, in quanto debole, assorbo la vita che il mondo mi dà e divento zizzania per mio fratello. Il Signore non vuole sradicarci tutti, ci vuole troppo bene! Lui ci chiede di riconoscerci zizzania quando lo siamo e subito di andare da lui e dirgli: «Signore, voglio essere grano buono!», invece di passare tutto il giorno a dir male degli altri!