11 Maggio 2021 Martedì VI settimana di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,5-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
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Gesù promette la venuta dello Spirito Santo, lo Spirito di verità, il Paraclito che sarà inviato nel nome di Gesù quando sarà presso il Padre. Lo Spirito Santo sarà con noi per sempre, dimorerà con noi, ci insegnerà ogni cosa. Ci condurrà alla verità tutta intera, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Lo Spirito Santo ci fa ricomprendere tutta la realtà. Significa che ognuno di noi è una parola irripetibile di Dio, perché in ciascuno avviene una manifestazione particolare di Gesù. È proprio lo Spirito Santo che proietta la sua luce d’amore su Gesù che rende possibile la mia personale, unica comprensione di Dio. Lo Spirito è lo stesso ma in ognuno quella luce si incontra con le caratteristiche di intelligenza, di sentimento, di carattere proprie di quella persona. Quindi, pur nella stessa visione di Dio, c’è una meraviglia di esperienze diverse. La piena comprensione di questo dono viene dall’insieme, e forma la comunione delle persone. Ti interessa che l’unità della comunione avanzi?