29 Aprile 2021 Giovedì Santa Caterina da Siena
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,25-30)
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
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Chi sono i piccoli? Sono coloro che vivono convinti che fuori di Dio sono niente. Essi aspirano ad essere riempiti da Dio. A loro Dio può rivelare tutto se stesso.
Caterina da Siena non sapeva né leggere, né scrivere (dopo ha imparato); pensate i richiami che ha fatto ai cardinali, ai papi. Era formidabile Caterina! Che libertà aveva! È la libertà di un innamorato che diventa un gigante pieno di forza perché è pieno di Dio, non ha condizionamenti. Quando c’è la pienezza c’è totale libertà, la libertà piena.
Noi ci meravigliamo quando vediamo uno che è pieno del Signore e diciamo: «Quello è un santo!». Dobbiamo fare l'opposto e meravigliarci quando qualcuno vive nel peccato, perché la nostra natura è di essere santi. È Dio che ci rende santi perché ci rende partecipi della sua santità, della sua pienezza."
Dovremmo meravigliarci tutte le volte che pecchiamo, non delle volte in cui sentiamo che Dio si manifesta nella sua pienezza.